Ricordate la delegazione di Impegnarsi Serve che si è recata in Colombia luglio 2015?
Bene: il viaggio non è stato che l’inizio di un processo che ha permesso di stabilire legami, acquisire conoscenze, confrontare culture, arricchirsi di rapporti umani e creare sinergie.
L’entusiasmo incontenibile dell’esperienza si è accompagnata anche dalla forte urgenza del “fare”: molte idee, progetti, sogni che sono ora ben presenti al nostro interno e che cercheremo di realizzare compatibilmente con tempi e risorse disponibili.
Fra le tante, una in particolare è di immediata attuazione: dare sostegno alla formazione scolastica dei ragazzi di Solano con il finanziamento di due borse di studio annuali.
Il contesto di intervento
Solano è un municipio costituito da alcune decine di migliaia di abitanti e fa parte del Caquetà, uno fra i 36 dipartimenti colombiani. E’ composto dal nucleo centrale e da 11 veredas, porzioni di territorio anche assai estese su cui si ergono gruppi di 10-20 fattorie lontane tra loro fino ad alcuni chilometri.
Tradotto in termini nostri diremmo che Solano è un paesone: situato sul rio Caquetà, ha il fiume come unica via di accesso e di comunicazione. A Solano non ci sono auto: carretti trainati da animali, un po’ di motoveicoli, cavalli.
Purtroppo Solano è inserita in modo totale nel narco contesto; è terra di illegalità, dove salute ed educazione non sono garantiti, lo stato è presente solo in forma militarizzata e il “pizzo” (vacuna) viene di fatto a sostituire le tasse.
La prima e diretta conseguenza è un clima di violenza, a partire dal contesto familiare. Inoltre la mentalità del narcotraffico pervade anche l’economia spiccia: con l’avvento dell’economia della coca una penna ora costa 1.500 pesos rispetto ai normali 350 pesos.
La diocesi di Puerto Leguizamo affidata a monsignor Joaquin Pinzon, di cui fa parte Solano, è composta da 11 sacerdoti di cui 9 Missionari della Consolata, 7 suore e 2 laici missionari che hanno come piano di intervento la formazione e l’educazione per i 62.000 abitanti censiti.
Nella già difficile situazione del Caquetà e Putamayo, Solano viene identificato come il territorio più a rischio e più sprovvisto di risorse.
Di fronte alla difficile allocazione geografica e alla portata dei problemi di Solano, ogni tentativo di soluzione pare una goccia. Ma così come tante gocce scavano la roccia, si pensa che l’educazione e la formazione dei piccoli uomini di oggi permetteranno a uomini nuovi di trovare soluzioni per il futuro e tracciare nuove strade: idee nuove e conoscenza potranno incidere sulla pace e il benessere di queste terre.
Come rendere possibile questo cambiamento?
Il progetto
Il punto di vista dei missionari è chiaro: la sola via possibile per uscire da violenza e narcomentalità è l’educazione dei ragazzi, la formazione delle coscienze e la crescita della comunità. E il tutto parte dalla scuola.
A Solano e nelle veredas c’è la possibilità di frequentare le “elementari”: qui studiano insieme bambini e ragazzi raggruppati non per età ma per classi di apprendimento
Per alcuni studenti raggiungere la piccola scuola della vereda implica già un buon cammino quotidiano e alcuni ragazzi alloggiano alla scuola per poterla frequentare; l’incremento del grado scolastico implica un ulteriore spostamento in “città” a Solano.
I costi della divisa, il semplice materiale scolastico e l’alloggiamento in Solano rendono difficile la partecipazione alla vita scolastica. Inoltre i ragazzi non sono incentivati a studiare: spesso preferiscono optare per facili e immediati guadagni negli ambiti dell’illegalità (coltivazioni illecite, prostituzione….).
Per “rompere” la mentalità che studiare non paga e che la cultura non porta da nessuna parte, i Missionari intendono offrire due borse di studio annuali al migliore ragazzo e alla migliore ragazza che si sono distinti negli studi; costoro potranno proseguire la formazione con l’unico impegno di mantenere un buon rendimento scolastico.
Sono uomini e donne di domani che avranno gli strumenti per diventare leader della comunità e modello per altri giovani studenti.
Responsabile
Responsabile del progetto è padre Giuseppe Cravero, Missionario della Consolata.
Costi
Il progetto prevede una spesa di 1.200 € annui per due borse di studio, rispettivamente per una ragazza e un ragazzo.
Siamo certi che l’entusiasmo e la condivisione di quanti sono legati a Impegnarsi Serve renderanno possibile l’avvio dell’iniziativa.