Bambini liberi da malaria e tifo: è questo il nome del progetto e anche l’impegno di cui i Missionari della Consolata presenti ad Alendu nella contea di Kisumu (Kenya) con p. Matthew Magak Arose prima e p. George Omondi e p. Lucas Juma poi, vogliono farsi carico.
La missione di Alendu è situata nella parte ovest del Kenya, sulle sponde del lago Vittoria; proprio la presenza di acqua è causa sia del proliferare di “mosquitos”, veicoli di malaria, sia della diffusione del tifo dovuta all’assunzione di acqua infetta.
Gli abitanti della zona sono per la maggior parte pescatori o coltivatori di riso, con regole di vita semplici e legate alle tradizioni, che si trovano a sopravvivere in condizioni ambientali difficili (inondazioni, siccità e carestie). L’acqua disponibile è sporca, è veicolo di infezione e la maggior parte della popolazione dorme senza zanzariera. Queste condizioni di vita non prevedono o non permettono una attenzione particolare alla cura dei bambini.
Le misure di prevenzione in generale non sono diffuse o seguite, le persone si recano in ospedale già molto malate e spesso non terminano le cure prescritte per ignoranza o povertà. Di frequente si assiste al fenomeno dell’autoprescrizione, con particolare rischio quando i bambini sono curati dai genitori con le stesse modalità prescritte agli adulti (parenti o conoscenti in cura).
Come conseguenza i patogeni di tifo e malaria sono diventati resistenti alle cure in molti soggetti adulti e i bambini stanno acquisendo gli stessi comportamenti negativi dei genitori. In Kenya la malaria è ancora la prima causa di morte e ad oggi si aggiungono anche i terribili effetti del tifo.
La chiesa cattolica presente nell’area porta avanti un programma pastorale e di istruzione: le scuole sono considerate un importante strumento di evangelizzazione. In Alendu il progetto di formazione scolastica e pastorale si completa con un programma di promozione alla salute.
Poiché gli ospedale pubblici non finanziano programmi di prevenzione rivolti ai bambini, di questa urgenza cerca di farsi carico in particolare il dispensario S. Luke, gestito dai Missionari della Consolata, che sta portando avanti una campagna di sensibilizzazione, prevenzione e cura della malaria e della febbre tifoide con conseguente necessità di fondi per l’acquisto e la somministrazione dei medicinali.
I beneficiari primari della campagna di lotta a queste malattie endemiche sono i circa 2.600 bambini presenti delle sette scuole primarie cattoliche di Alendu. Questi sono la parte più vulnerabile della popolazione e, oltre ad un piano di checkup completi e alla somministrazione di vaccini e medicinali per le cure, ad essi sarà rivolta anche una importante campagna di sensibilizzazione per l’adozione di comportamenti preventivi, semplici ma di grande efficacia se calati nel quotidiano.
Il progetto di screening, cura e formazione ai 2.600 ragazzi richiede un investimento complessivo di circa 62.000 €. di cui 41.600 € per vaccini e medicinali. L’associazione Impegnarsi Serve nel 2015 ha provveduto ad offrire un contributo di 5.000€ reso possibile dalla generosità di quanti hanno acquistato i dolci natalizi nella campagna Christmas for Africa 2014. A costoro un grazie di cuore e la consapevolezza del concreto aiuto che è stato offerto per il miglioramento della qualità della vita dei ragazzi di Alendu, anche se la strada è ancora lunga…