Due mesi a Remolino del Caguán

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Due mesi a Remolino del Caguán

Dopo due mesi trascorsi a Remolino del Caguán non è semplice tornare a casa e ri-abituarsi.

Ho trascorso dei giorni splendidi ed ho ancora negli occhi il verde intenso della selva e nel cuore la cortesia e la serenità delle tante persone che ho incontrato durante questo lungo viaggio.

L’apprensione era forte al momento della partenza proprio a causa della difficile situazione in cui tuttora versa il paese.  Il ritrovo è con Cinzia all’aereoporto di Linate per poi riunirci con Vinicio, Anna ed Ada a Parigi Charles de Gaulle. A questo punto siamo pronti per iniziare il vero viaggio!

La nostra prima tappa è la città di Bogotá dove siamo ospiti nella casa regionale dei Missionari della Consalata. Bogotá è una grande città a 2.640 m s.l.m. Fa freddo quando arriviamo, quasi quanto qui in Italia al momento della partenza. Lasciamo Bogotá il giorno successivo per arrivare, sempre in aereo, fino a Florencia capoluogo del dipartimento del Caguetá. Qui il clima cambia improvvisamente, passiamo dai 18° di Bogotà ai 30° del Caguetá. Scesi dall’aereo bisogna fermarsi un attimo e respirare profondamente, sia per abituarsi alla temperatura sia per abituare gli occhi ai nuovi colori. Ecco il verde intenso della selva colombiana. La prossima tappa è Cartegena del Cairá, importante città portuale sul rio Caguán. Cinque ore di navigazione ci attendono per giungere finalmente a Remolino del Caguán, la tappa definitiva del mio viaggio.

Il Rio Caguán è proprio come lo immaginavo: l’acqua è torbida, scura, color della terra e la vegetazione sulle sponde è folta e lussureggiante, di un verde brillante. Sulla barca siamo più di venti persone, seduti vicinissimi l’uno all’altro. Questo viaggio così strano se compiuto per la prima volta, diventerà poi routine durante i miei tanti giorni trascorsi nel pueblo.

Remolino non è l’unica fermata della barca, infatti prima vi sono altre veredas dove fare scalo per far scendere gli altri viaggiatori. Eccoci finalmente arrivati a Remolino: un piccolo porticciolo con alcune case di legno e lamiera sullo sfondo.Il mio primo pensiero è stato di scoraggiamento, devo ammetterlo. Avrei dovuto trascorrere due mesi in un luogo sperduto nell’Amazzonia colombiana, senza altro modo di comunicare se non gli sms.

Ma ben presto lo sconforto iniziale si è trasformato in una reale meraviglia per questa Macondo meravigliosa e in affetto per le tante persone che ogni giorno mi hanno accompagnata in questa avventura. Come descrivere tutto quello che ho fatto in questi giorni in così poche righe… Ho riscoperto la bellezza di alzarsi molto presto al mattino, quando il canto delle tante specie di uccelli presenti in questa zona era alto nel cielo. Ho conosciuto moltissimi amici con cui spero di rimanere in contatto anche ora che sono tornata. Ho imparato che sotto la corazza che ognuno ha, si cela una piccola persona che può dare tanto. Ho imparato che non è importante conoscere una lingua alla perfezione per potersi comprendere, perchè a volte i piccoli gesti sono sufficienti. Ho riscoperto la bellezza della terra e l’importanza di conservala.

Ogni giorno percorrevo a piedi il sentiero di terra rossa per mezz’ora per arrivare all’Aldea, la struttura in cui vivono i ragazzi e le ragazze che provengono dai vari villaggi sul rio e che hanno così la possibilità di frequentare la scuola a Remolino. Ogni giorno in quei trenta minuti decidevo quali sarebbero state le attività da svolgere e i giochi da proporre. E quando arrivavo da loro e iniziavamo a parlare e a scambiarci idee e domande, mi rendevo conto di non avere assolutamente niente da insegnare loro ma che avrei avuto soltanto tantissimo da imparare. E così è stato.

Ho portato a casa un bagaglio carico di frammenti di vite e di volti sorridenti di ragazzi e ragazze che hanno voglia di conoscere un futuro migliore per la loro terra.

Un ringraziamento particolare va sicuramente a P. Emilio Jimenez e Luzmilla che mi hanno ospitata e guidata e che manterranno sempre un piccolo posto in un angolo di cuore.

Francesca Maffioli

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