L’Associazione Impegnarsi Serve nacque nel 1997 a seguito del lancio della Campagna “Non di sola coca, quando impegnarsi serve”, voluta dai missionari della Consolata a sostegno dei campesinos che in Colombia tentavano colture alternative a quelle della foglia di coca. In varie parti d’Italia si tennero convegni, incontri, dibattiti e un gruppo di persone si recò in Colombia per un’esperienza di conoscenza.
Nel 1998 si costituì l’Associazione Impegnarsi Serve ONLUS, nella quale qualche anno più tardi confluì anche l’associazione nata nel 1997.
Nel corso degli anni l’associazione è andata crescendo e ampliando il suo contesto di intervento, portando sempre avanti parallelamente la formazione/sensibilizzazione in Italia e la solidarietà con popoli dei paesi del sud del mondo.
Nel corso del 2012, dopo un’attenta valutazione delle attività dell’associazione, si ritenne opportuno modificare lo statuto trasformandola in “Associazione di Volontariato” da cui l’iscrizione al Registro Regionale delle Organizzazioni di Volontariato della Regione Piemonte.
Il 14 settembre 2022 l’Associazione Impegnarsi Serve ODV è diventata ETS – Ente del Terzo Settore ai sensi dell’art. 4 D.lgs. 117/2017 con iscrizione al Registro Unico nazionale del Terzo Settore al n. 49407.
Di seguito una breve sintesi di alcuni degli eventi svoltisi in questi anni e dei progetti sostenuti.
Esposizioni della Mostra “Coca e Maloca” a Rivoli, Torino, Lecco,…
Chiusura della campagna a Milano – Mostra “Coca e Maloca”
Coinvolgimento nella preparazione della “Expo Missio 2000”
Progetto Oratorio 1: prima esperienza a Wamba (Kenya)
Giugno – Dicembre: Expo Missio 2000
Progetto Oratorio 2: Wamba (Kenya)
Progetto Oratorio 3: Wamba – Maralal (Kenya)
Nascono i gruppi I. S. Brianza e Roma
Esperienze in Missione: Tanzania
Progetto Oratorio 4: Maralal – Baragoi – Nairobi (Kenya)
Progetto di animazione La Strada 1: Terracina (Lazio)
Prende l’avvio l’iniziativa Christmas for Africa per finanziamento progetti in missione
Esperienze in Missione: Tanzania
Progetto Oratorio 5: Kenya e Congo
Progetto di animazione La strada 2: Fiumicino (Lazio)
Iniziativa Christmas for Africa 2° edizione per finanziamento progetti
Esperienze in Missione: Tanzania, Argentina e Kenya
Progetto Oratorio 6: Kenya, Congo e Venezuela
Progetto di animazione La strada 3 – Ostia (Lazio)
Campagna Salute Africa: convegni, manifestazioni, … in varie città d’Italia
Iniziativa Christmas for Africa 3° edizione per finanziamento progetti
Progetto Oratorio 7: Tanzania, Mozambico e Kenya
Progetto di animazione La strada 4: Torino – Val Susa (Piemonte)
Campagna Salute Africa: convegni, manifestazioni, ecc…. in varie città d’Italia.
Iniziativa Christmas for Africa 4° edizione per finanziamento progetti
Progetto Oratorio 8: Kenya e Tanzania
Progetto di animazione La strada 5: Terracina (Lazio) e Bevera – Castello Brianza (Lombardia)
Progetto Scuola: “AIDS: rompiamo il silenzio se…” in Lazio e Piemonte
Campagna Salute Africa: Convegni, Mostre,… specialmente in Lombardia
Iniziativa Christmas for Africa 5° edizione per finanziamento progetti
Mostra “AIDS: rompiamo il silenzio se…” a Torino
Giugno: chiusura Campagna Salute Africa
Esperienze estive in Kenya
Progetto Scuola: “AIDS: rompiamo il silenzio se …” in Lazio, Lombardia e Piemonte
Progetto scuola: “L’altra faccia della coca” in Piemonte e Lombardia
Iniziativa Christmas for Africa 6° edizione per finanziamento progetti
Mostra “Amazzonia, coca e maloca” a Milano e Torino
Convegno “L’altra faccia della coca” – Università Cattolica Milano (5 marzo 2008)
Convegno “L’altra faccia della coca” – Galleria d’Arte Moderna Torino (14 marzo 2008)
Esperienze estive in Kenya, Tanzania, Mozambico, Roraima – Brasile (agosto 2008)
Mostra “Il popolo Macua” – Educatorio della Provvindenza Torino (dicembre 2008)
Convegno: “Biosofia e Cosmogonia del popolo Macua” (9 dicembre 2008)
Iniziativa Christmas for Africa 7° edizione per finanziamento progetti
Mostra e Convegno “L’altra faccia della coca” – Oulx, Bellusco, ecc.
Esperienze estive in Tanzania, Kenya, Roraima – Brasile
Mostra “Amazzonia una diversa prospettiva” – Esposizione a Milano (novembre) e Torino (dicembre)
Convegni “Lasciamoci educare dagli Indios” – Milano (1 dicembre) e Torino (3 dicembre)
Progetti educativi interculturali “AIDS: rompiamo il silenzio se…” e “L’altra faccia della coca” in Piemonte, Lombardia e Lazio
Iniziativa Christmas for Africa 8° edizione per finanziamento progetti
Progetti educativi interculturali “AIDS: rompiamo il silenzio se…” e “L’altra faccia della coca”
Mostra “Amazzonia una diversa prospettiva” – Casa del Conte Verde a Rivoli (febbraio 2010)
Mostra “Amazzonia una diversa prospettiva” – Liceo Darwin – Rivoli (TO) (marzo 2010)
Mostra “Amazzonia una diversa prospettiva” – Museo delle Scienze – Torino (novembre 2010 – gennaio 2011)
Mostra “L’altra faccia della coca” – Liceo G. Galilei – Erba (CO) (febbraio – marzo 2010)
Animazione di Strada a Rivoli (aprile 2010)
Evento progetto Scuola a Milano (aprile 2010)
Nuovo progetto “Abya Yala: i diritti della madre terra” (Rivoli – maggio 2010)
Esperienze estive in Costa d’Avorio, Kenya, Tanzania, Colombia (luglio – agosto 2010)
Esperienza in Corea
Iniziativa Christmas for Africa 9° edizione per finanziamento progetti
Progetti educativi interculturali “L’altra faccia della coca” e “Abya Yala, i diritti della Madre Terra”
Mostra “Amazzonia una diversa prospettiva” – Borgo Castello, La Mandria – Venaria Reale (TO) (aprile 2011)
Mostra “Amazzonia una diversa prospettiva” – Università Europea di Roma (ottobre – novembre 2011)
Convegno “Il microcredito come fattore di sviluppo” – Università Europea di Roma
Esposizione “Tocchi di colore” di Katia Di Dente
Iniziativa Christmas for Africa 10° edizione per finanziamento progetti
Il progetto nasce da un’analisi dei bisogni del popolo Samburu effettuata congiuntamente dall’Associazione Impegnarsi Serve, la Diocesi di Maralal, i missionari della Consolata presenti sul territorio da oltre 50 anni e i Samburu stessi. Dunque la pianificazione ha identificato i reali bisogni del territorio e dei diretti beneficiari coinvolti: favorire lo sviluppo di attività economiche in ambito agricolo-nutrizionale-zootecnico e dei prodotti derivati; realizzazione di fattorie modello come veri e propri centri di aggregazione e formazione per la comunità; realizzazione di corsi teorico-pratici di orticoltura e utilizzo della risorsa acqua, di apicoltura, di processi di trasformazione casearia, di produzione di gelati, di competenze per l’allevamento; coltivazione di orti irrigati con l’acqua raccolta nelle cisterne; produzione di miele, gelati, yogurt e formaggio e commercializzazione degli stessi; sviluppo del microcredito in tutta la diocesi come forte strumento rivolto e portato avanti dalla comunità stessa.
Tutte le azioni hanno raggiunto il duplice obiettivo di migliorare le condizioni di vita del popolo Samburu, soprattutto dal punto di vista alimentare, e di promuovere un suo efficace auto sviluppo imprenditoriale, nel rispetto delle tradizioni dei padri. Alle azioni in loco si aggiunge, in Lombardia e Piemonte, l’attività di educazione interculturale e sensibilizzazione alla cittadinanza mondiale strettamente connesse alle tematiche del progetto in Kenya.
Il progetto prendendo spunto dalla risoluzione 61/193 dell’ONU che ha proclamato il 2011 anno internazionale della biodiversità intende contribuire concretamente alla difesa della biodiversità dell’ecosistema naturale foresta presente nel Samburu County accompagnando il processo di trasformazione in atto che il popolo Samburu sta subendo: da una condizione di nomadismo e pastorizia alla stanzialità. Tutti le azioni hanno il duplice obiettivo di difesa e valorizzazione del popolo Samburu e difesa e valorizzazione ambientale, frenando la deforestazione, implementando un buon utilizzo della risorsa ’acqua” e aumentando l’utilizzo delle energie rinnovabili. Il progetto nella sua globalità è composto di 7 azioni rivolte soprattutto ai giovani, alle giovani famiglie ed alle persone in particolari difficoltà economiche e sociali: 1) giovani e anziani insieme per la foresta, 2) orticultura ed educazione all’uso della risorsa acqua, 3) diffusione cucine solari, 4) capre da latte per il popolo Samburu, 5) pannelli solari per ricaricare torce e cellulari, 6) produzione miele, 7) le scelte dei giovani per la terra.
Tutte le azioni previste hanno raggiunto il duplice obiettivo di difesa e valorizzazione del popolo Samburu e difesa e valorizzazione ambientale frenando la deforestazione, implementando un buon utilizzo della risorsa acqua e aumentando l’utilizzo delle risorse rinnovabili. Il rafforzamento delle relazioni tra i diversi attori istituzionali hanno consentito di mettere a punto un nuovo progetto “Samburu Community Farm” che inserendosi nel medesimo contesto può essere considerata l’evoluzione. Alle azioni in loco si aggiunge, in Lombardia e Piemonte , l’attività di educazione interculturale e sensibilizzazione alla cittadinanza mondiale strettamente connesse alle tematiche del progetto in Kenya.
Il Caquetà rappresenta la zona di foresta amazzonica colombiana destinata alla più estesa coltivazione di pianta di coca al mondo. La popolazione sopravvive grazie a 3 raccolti annui e alla produzione della pasta base, prodotto intermedio del processo di estrazione dell’alcaloide cocaina. Il progetto mira alla riconversione economica- produttiva di autosostenibilità con sostituzione della coltivazione e lavorazione in loco della pasta di coca con la piantagione, trasformazione e commercializzazione del cacao. Si mira a promuovere un cambiamento culturale di contrasto alla “narcocultura” e alla “narcoeconomia” offrendo sostegno in loco e parallelamente in Italia si sviluppa una informazione alternativa, qualificata e trasparente legata alla tutela ambientale, alla salvaguardia delle etnie, alla valorizzazione delle identità culturali alla produzione sostenibile di cibo Ad oggi è stato realizzato lo studio di fattibilità e il business plan dell’impianto agricolo, produttivo e distributivo.
(principali fasi di intervento la scuola a Maralal, Meru children’s home, alimentazione bambini ospedale di Wamba, Pittura e accoglienza locali Huruma Home, Pittura e oratorio Matiri, Releif food for starving lactating mothers and malnutrated children Loiyangallani)
Con l’obiettivo di limitare e ricostruire la progressiva distruzione del tessuto sociale causata da guerre, lotte tribali, migrazioni o malattie endemiche in Kenya, IS ha portato avanti un progetto specificamente dedicato al sostegno infantile, con modalità diverse in funzione dei bisogni delle singole realtà, dando priorità alle aree con maggiore emergenza umanitaria. Gli interventi del piano Sostegno infantile Kenya, mirato a ricostituire la rete sociale partendo dalla formazione scolastica, dall’educazione alla pace e alla valorizzazione delle proprie radici culturali, riguarda il consolidamento strutturale dei comprensori scolastici, l’attività di tutoring e formazione da parte di personale dipendente e volontario, la costruzione di stalle e serra per garantire un’alimentazione adeguata, sostegno economico e in prodotti in natura alle puerpere e ai bambini in allattamento in aree depresse. Attualmente gli interventi in Kenya permettono l’accoglienza e assistenza di circa 800 bambini e ragazzi di diverse etnie.
Partendo da uno scambio culturale fra studenti Italia- Tanzania si è portato avanti un progetto di sensibilizzazione e educazione alla mondialità e parallelamente si è avviato un piano di sostegno all’educazione scolastica a Bunju. Il finanziamento ha permesso il rinnovo di alcuni ambienti e l’allestimento di laboratori multimediali.
(principali fasi di intervento “ELIMU” a Lumuma, asili di Morogoro, Orfanotrofio di Tosamaganga, “Un Pasto al giorno”)
Di fronte al progressivo aumento del numero degli orfani le forze operanti in loco sono sempre più unanimi nel proporre una strategia di intervento che vada oltre l’aiuto al singolo bambino slegato dal proprio contesto, proponendo la realizzazione di strutture scolastiche che permettano la socializzazione e la maturazione evolutiva in un contesto stimolante e arricchente. Da ciò l’impegno di IS di avviare un progetto ad ampio raggio in diverse realtà accomunate da una strategia di intervento e modalità di impianto comune e supporto del sostegno infantile: a Morogoro si è supportata la gestione di 4 asili sia con piani di adozione scolastica, sia come ampliamento e adeguamento delle strutture, sia come presa in carico dell’attività di animazione estiva; parallelamente in Italia è stata intrapresa una attività di informazione alla comunità, formazione e organizzazione di gruppi di volontari per la presenza in loco; a Lumuma si è sostenuto il potenziamento della struttura, invio di materiale scolastico e la somministrazione di borse di studio; a Tosamaganga si sostiene il mantenimento di orfani che non possono ritornare nella famiglia di origine dopo i 3 anni.
Grazie al contributo di amici e benefattori legati a Impegnarsi Serve e ai fondi raccolti presso la comunità locale, si sono inaugurate nuove aule e strutture, organizzati gli interventi di oratori estivi, aumentato del 35% il numero dei bambini assistiti e garantito pasti a tutti i bambini accolti presso le strutture.
Il progetto prevede il sostegno e il potenziamento del servizio di ospitalità dei bambini di strada di Manaus, in una struttura dove loro possano ritrovare un ambiente “famigliare” che li aiuti al reinserimento nella società, con un percorso scolare, professionale, psicologico e di fede. l’Istituto Ler para Crescer gestisce la struttura sul territorio: oggi sono circa 40 i bambini che si incontrano sotto un ponte nel quartiere San Giorgio nel centro di Manaus, con cui si svolge un lavoro di contatto, vicinanza. Per riuscire a passare da una “vicinanza” a una ospitalità si è costruita una struttura di accoglienza dove i ragazzi possano rimanere a dormire; una tettoia multifunzionale, dove condividere i pasti, realizzare corsi e attività; acquistato un furgone per trasportare i bambini in luoghi diversi dal ponte. Le attività di avvicinamento alla formazione ed all’educazione si svolgono attraverso attività di tipo ludico ricreative, lettura di testi, teatro di strada, musica, danze, per continuare con quelle più incentrate sull’educazione e sulla formazione.
L’ampliamento strutturale e la messa in opera si è avviata secondo i piani ed è attualmente in pieno esercizio, consentendo l’accoglienza di bambini e adolescenti.
I.S. si impegna stabilmente nel piano di ampliamento ottimizzazione e diversificazione dell’offerta sanitaria dell’ospedale di Ikonda per permettere la realizzazione di una struttura efficiente, moderna e strutturata al servizio di tutta la regione. Il finanziamento ha permesso l’allestimento delle porte automatiche per sale operatorie, rinnovo reparto ortopedia, supporto con cliniche mobili a mamme e bambini per prevenzione Aids, linea acqua di emergenza.
Le baraccopoli di Kiganda/Banda contano una popolazione di circa 30.000 persone, di cui il 57% è composta da bambini e ragazzi sotto i 17 anni. La popolazione adulta è composta al 51% da donne e al 49% da uomini. La maggior parte dei bambini della zona mostra segni di rachitismo causato da malnutrizione o scarsa alimentazione. Come in molte baraccopoli o comunità povere in Uganda, le persone nella zona interessata dal progetto sono affette da HIV / AIDS. Il progetto per lo sviluppo economico sostenibile delle baraccopoli, ha come obiettivo quello di migliorare la sicurezza e la qualità di vita, sviluppando le conoscenze e competenze produttive, gruppi di solidarietà comuni sulla base dei concetti e principi di cooperative di risparmio e di credito. Per garantire spazi di gioco e convivenza sicuri e igienici, si sono rinnovati e ampliati locali (rifacimento muri e pavimentazioni, impianti elettrici e igienici, cucine, porte e portoni, giardini e cortili) in cui accogliere non solo i bambini e i ragazzi ma anche aperta alla comunità allargata.
Il finanziamento e la cooperazione hanno permesso l’allestimento delle strutture come da progetto, l’accoglienza e la formazione di gruppi impegnati nell’attività di sviluppo sostenibile.
Panetterie, falciatrici, biciclette, scuole d’arte e pittura, scuole cucito, impianto agricolo”
Colombia, Congo, Mongolia, Mozambico, Kenya, Venezuela
Un settore importante e sensibile di attività per I.S. è legato alla facilitazione e al supporto economico tecnico consulenziale di avvio di start-up produttive che permettano l’autosostenibilità economica e lo sviluppo di competenze di auto imprenditorialità giovanile. Lo studio attento e la cooperazione stretta con la realtà locale caratterizza l’intervento progettuale, diversificato nella concretizzazione in funzione delle esigenze e opportunità territoriali ma coordinato e realizzato secondo principi di cooperazione e autosostenibilità nel breve e medio periodo con l’attivazione parallela di circuiti di microcredito. Gli sforzi si indirizzano nella valorizzazione delle potenzialità personali e territoriali e alla costruzione di modelli di imprenditoria fungono da volano per l’amplificazione dei benefici economico ma anche di coesione e inclusione sociale.
Le start up avviate riguardano l’impianto di appezzamenti agricoli e panetterie per garantire la catena produttiva e l’indipendenza in aree isolate , scuole di arte e pittura per passare da un artigianato a basso profilo in aree turistiche a creazioni artistiche più sofisticate e di provenienza riconosciuta, utilizzo di biciclette per import export di merci da paesi limitrofi.
La contaminazione delle acque e le pratiche igieniche spesso carenti provocano epidemie di malaria e tifo, devastanti in particolare per lo strato più giovane della popolazione. Lo sforzo di IS è quello di supportare e finanziare interventi di tracciatura sanitaria (per determinare il numero di infetti), di assistenza sanitaria, piani di vaccinazione, seminari e interventi di educazione per limitare le infezioni.
Il progetto ha reso possibile la strutturazione di un gruppo di lavoro (infermieri e volontari) che supportano la popolazione scolastica di Alendu e Likoni e si sta finalizzando il piano di vaccinazione.
L’Associazione Impegnarsi Serve Onlus Odv svolge in Italia attività di sensibilizzazione e formazione all’interculturalità, alla giustizia e alla pace. Il mondo giovanile è da sempre al centro della nostra attenzione formativa. Il piano progettuale si articola in due attività distinte per competenze ma integrate e complementari. I Percorsi educativi scolastici interculturali promossi all’interno delle classi delle scuole secondarie di I e II grado sono strettamente interrelati con le attività di Animazione e sensibilizzazione di più ampio respiro fra cui Mostre, Convegni, Forum, Teatro, Animazione di strada indirizzati al settore giovani (bambini, ragazzi) e al pubblico in generale, con particolare attenzione a formatori e animatori.
Il progetto scuola si occupa della formazione dei giovani in merito a temi che li interrogano sui valori fondanti la propria crescita e maturazione personale; attraverso il dialogo finale con uno psicologo ci si vuole confrontare ed educare al rispetto della natura e alla libertà ogni schiavitù per prevenire ogni tipo di cultura di violenza e di morte. Il modulo “Aids Rompiamo il silenzio se” richiama l’attenzione non solo sugli aspetti scientifici ma mira alla sensibilizzazione su aspetti sociali, economici, etici e comportamentali. Anche in tema di AIDS ci chiediamo se continueremo a rimanere spettatori indifferenti al crescente divario tra paesi ricchi e paesi poveri. In questo contesto occorre insegnare ai giovani che non bisogna tacere. Il dramma dell’AIDS può diventare l’emblema intorno a cui costruire un processo educativo globale. Il modulo “L’altra faccia della coca” è mirato a presentare il contesto generale delle relazioni tra il Nord e il Sud del mondo, portando l’attenzione sull’aspetto sistemico della questione droga per individuare gli anelli forti e gli anelli deboli nella catena del narcotraffico; far conoscere il problema della coca a partire dalla Colombia, luogo di produzione e lavorazione; contestualizzare dell’uso della foglia di coca nella cultura andina; rendere consapevoli che il circuito coca/cocaina produce schiavitù in Colombia e dipendenza/ schiavitù in Italia; individuare e decostruire alcuni dei pregiudizi più comuni collegati alle sostanze e al loro uso, in contesti diversi; offrire motivi ragionevoli per scegliere di astenersi dal consumo; portare alla rielaborazione delle informazioni e delle conoscenze; offrire opportunità e proposte di possibili aperture a gesti concreti di sensibilizzazione e sostegno solidale. Il modulo “ABYA YALA – I diritti della Madre Terra” intende condurre i ragazzi alla scoperta di luoghi e persone geograficamente distanti dalla nostra realtà ma fortemente legati alla nostra vita quotidiana. Presenta due realtà dicotomiche della foresta amazzonica: l’esuberante ricchezza della foresta e dei fiumi e la distruzione galoppante della biodiversità di questa regione. La morte della foresta e dei fiumi è anche la morte dei suoi popoli. Il modulo mira a rendere attenti agli allarmi lanciati dalla terra e dall’umanità in pericolo. Un viaggio virtuale per ridimensionare il nostro “io” e far spazio al “noi”, in un’ottica più ampia ed universale. Un viaggio che vuole lasciare il segno, suscitando maggiore comprensione e consapevolezza della realtà ambientale e socio culturale in cui viviamo. Un viaggio al cui ritorno possano scoprire, scegliere e adottare comportamenti più responsabili e creativi, sia a livello individuale sia di gruppo. Il completamento del modulo prevede il percorso di visita alla mostra We & Creation: terra e umanità. Per il prossimo A.S. 2017 – 2018 è in via di definizione il nuovo modulo in legato alla campagna AlcolOltre.
Dal 2006 abbiamo incontrato oltre 16.500 studenti in 718 classi, con ciascuna classe tre volte durante l’anno per due ore ciascuna volta. Molti di loro, a partire dagli stimoli dei Progetti Interculturali (AIDS Rompiamo il silenzio, L’altra faccia della coca, Abya Yala: i diritti della Madre Terra, Così vi voglio, Sulle orme dei Samburu, Adotta una mucca, Gioca Africa, Alle radici dell’essere umani) hanno montato spettacoli, inventato canzoni, costruito presentazioni, creato giochi, partecipato a concorsi. Per ben 4 volte si sono incontrati a livello nazionale o regionale per Eventi Scuola specifici. Rispettivamente nel 2012 e 2013 la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Torino e l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano hanno firmato un accordo di collaborazione con l’Istituto Missionario della Consolata e I.S. per la promozione di iniziative formative, didattiche e culturali ed esperienze di studenti universitari in missione.
Mostre, Convegni, Forum, Teatro, Animazione di strada
Gli interventi di animazione e sensibilizzazione in Italia sono in stretta interrelazione sinergica con i progetti portati avanti all’estero: intorno ad un tema centrale (Biodiversità e ambiente, start-up, prevenzione malattie – AIDS, Tifo, Malaria- sostegno infantile e scolastico, campagne di autosostenibilità economica) si studiano e somministrano piani di sensibilizzazione in Italia tramite convegni, conferenze, mostre animazione e teatro di strada, forum. Le criticità presenti nei paesi del Sud del Mondo vengono affrontate per favorire azioni di cooperazione e sviluppo a livello locale, grazie alla presenza/mediazione dei missionari della Consolata presenti sul posto; al contempo diventano motivo di riflessione e stimolo per azioni di formazione e prevenzione in Italia.
16-26 gennaio 2013: Mostra “Orme su orme” Casa della Gioventù, via Battisti 5 –Erba CO.
5 marzo 2013: Convegno “Cosmogonia e Biosofia del popolo Macua” presso Università Cattolica MI: il territorio e il popolo Macua: p. Giuseppe Frizzi – missionario tra i Macua La cosmogonia e la biosofia dei Macua: p. Osorio Citora Afonso – missionario Macua Il ruolo della donna nella vita macua: Anabela Maria Bessa – donna Macua Il giovane macua tra passato e futuro: Celestino Mussomar – giovane Macua
5-9 marzo 2013: Mostra “Il popolo Macua e la sua visione del mondo” Università Cattolica.
13-26 marzo 2013: Mostra “Amazzonia, coca e maloca” Liceo Linguistico Manzoni Milano.
16 Maggio 2013: Convegno “L’altra faccia della coca” Istituto Porro Luserna San Giovanni
Gen/febbr 2014: Corso sui mezzi di comunicazione “Socializzare”, presso Missionari della Consolata, via Primo Maggio Rivoli TO. Docenti: dott. Bruno Geraci, prof. Alfredo Cibrario.
22 febbraio 2014: Serata di solidarietà per il “Progetto panetteria in Congo”. Centro Paolo VI – Bevera LC.
Febbr/maggio 2014: percorso formativo per 7 studenti universitari della Lombardia e del Piemonte per una esperienza interculturale in missione in Kenya. Cinque lezioni presso La Cattolica di Milano e presso Missionari della Consolata di Torino, formazione individuale e weekend conclusivo a Rivoli.
6 giugno 2014: Evento conclusivo dell’anno delle classi della SMS Foscolo di Torino che hanno svolto il progetto educativo “L’altra faccia della coca”, presso Auditorium Educatorio della Provvidenza, corso Trento, 13 – Torino.
20 settembre – 15 ottobre 2014: “Sikia! Ascolta” Rivoli. Evento conclusivo del progetto “Samburu Community Farm” realizzato in Kenya presso il popolo Samburu con il contributo della Fondazione Cariplo. (convegno, spettacoli, teatro di strada, mostra)
20-28 settembre 2014: Mostra “La bellezza salverà l’umanità”, Concorso ed esposizione di opere di artisti africani ed italiani presso Collegiata Alta – Rivoli TO
20-21 settembre 2014: Animazione di strada e Mostra “Gioca Africa” in Rivoli – TO
21-28 settembre 2014: Mostra “Samburu con altri occhi” Salone Neyrot Rivoli – TO 3 ottobre 2014: Spettacolo musicale “In Africa ho spalancato gli occhi” Salone San Bernardo Rivoli – TO
4 ottobre 2014: Cena Africana presso Parrocchia Santa Maria della Stella – Rivoli TO
15 ottobre 2014: Convegno “Always with you. Il genio femminile per i diritti umani” Sala Consiliare – Rivoli. Relatori: Elena Massucco (magistrato), Veronicah Nkepeni (avvocatessa Samburu), Bruna Bertolo (storica). Coordinamento presidente UDI Maria Teresa Pichetto.
12-19 ottobre 2014: “Sikia! Ascolta” Milano. Evento conclusivo del progetto “Samburu Community Farm”.
12-19 ottobre 2014: Mostra “La bellezza salverà l’umanità”, opere di artisti africani ed italiani esposte nella Cripta di San Pietro in Sala, p.za Wagner 2 – Milano Partecipano all’inaugurazione il coro interculturale Elikya e il gruppo di acrobati del Kenya Nafsi
12-18 ottobre 2014: Animazione di strada “Liberi di incontrare” parco Pagano- Milano
17 ottobre 2014: Convegno “Always with you. Convenzione ONU: 25 anni di lavoro” presso l’Auditorium don Giacomo Alberione, via Giotto 36 – Milano
17-18 ottobre 2014: Mostra “GiocAfrica” presso Università Cattolica Milano
18-19 ottobre 2014: Mostra “Samburu con altri occhi” presso Parrocchia San Pietro in Sala, piazza Wagner – Milano
25 ottobre – 2 novembre 2014: “Sikia! Ascolta” Bevera. Mostre “La bellezza salverà l’umanità” e Gioca Africa” presso centro Paolo VI, via Santuario – Bevera LC.
9-16 novembre 2014: “Sikia! Ascolta” Erba. Mostre “La bellezza salverà l’umanità” e Gioca
Africa” presso Centro Espositivo Rigamonti, via Battisti 7 – Erba CO.
28 febbraio 2015: Cena divulgativa dei progetti educativi per les cuole, (205 persone) presso Parrocchia San Bernardo di Rivoli.
1-3 maggio 2015: Mostra “La bellezza salverà l’umanità” presso Parrocchia San Giuseppe
Artigiano, via Cuneo 2 – Settimo Torinese TO.
14 maggio 2015: Evento “Africa con altri occhi” con la presentazione del libro “Baganda Con altri occhi” presso la Ex Cartiera di Torino, Salone Off Salone del Libro di Torino.
26 settembre 2015: Tavola rotonda “Smarrimento o orientamento. La fatica umana” Chiesa dello Spirito Santo Torino, per Torino Spiritualità.
Specifica delle attività di diretta competenza del richiedente: IS si occupa dello studio del tema relativo al modulo, ricerca e adattamento del materiale, analisi dell’approccio formativo in funzione dell’utenza cui è diretta, redazione dei sussidi, studio e realizzazione dei filmati, piano di comunicazione e somministrazione alle scuole, realizzazione tecnica e logistica delle mostre (elementi decorativi, filmati, luci, materiali, montaggio, smontaggio, presidio, sicurezza, accompagnamento, tutor, presenze volontari), progettazione attività teatrale, ingaggio staff e volontari, sicurezza, viabilità, materiali; contatti con enti pubblici e privati per organizzazione convegni, ingaggio relatori, controllo, coordinamento e feed back generale.
Dall’inizio del progetto si sono organizzati 29 Convegni, talvolta all’interno di sedi formative e con la presenza di almeno 2.970 studenti, oltre al mondo adulto. 15 Eventi di Animazione di strada hanno portato i sogni e gli ideali dei Progetti nelle strade e nelle piazze, incontrando un incalcolabile numero di persone, tra cui tanti ragazzi. Con Spettacoli e conferenze trasformiamo i reportage dei viaggi, i racconti dei missionari e gli appelli dei più deboli; le Mostre (Insieme Tanzania, Nos Existimos, Vogliamo solo vivere, AIDS Rompiamo il silenzio, Amazzonia coca e maloca, Kenya orme su orme, Il popolo Macua e la sua visione del mondo, Amazzonia una diversa prospettiva, Allamano-Karibu, Popoli Tocchi di Colore, La bellezza salverà l’umanità, Gioca Africa, Samburu con altri occhi, We & Creation Terra e umanità, Alle radici dell’uomo, Amazzonia e Congo due polmoni dell’umanità) sono state 47, molte situate in scuole ed università e visitate da oltre 6.000 studenti, oltre all’utenza adulta. E ancora una quindicina di spettacoli, 31 conferenze…..
Sensibilizzare la società civile italiana sui temi della sostenibilità ambientale in relazione alle problematiche vissute dalle popolazioni indigene della foresta amazzonica. Si ritiene infatti fondamentale mettere a conoscenza studenti, docenti, istituzioni, comunità civile sull’interdipendenza continua che sussiste tra il nostro Occidente e il Sud del mondo, come strumento per prendere posizioni concrete e fare scelte conseguenti. In particolare la mostra, valorizzando i 5 sensi, fa conoscere la realtà della foresta amazzonica panamericana, la sua biodiversità, la correlazione tra flora e fauna, la ricchezza delle culture indios: tanti stimoli legati al concetto di “terra madre” che nutre e protegge e al concetto di “spirito della foresta” che è vita e relazione fra tutti i componenti. Vengono poi illustrati il problema ambientale della deforestazione e dell’avvelenamento delle acque legato alla lavorazione della foglia di coca, nonché i programmi di associazionismo per la realizzazione organizzata di progetti di riconversione produttiva da coca a cacao.
Realizzazione di un libro di documentazione della biodiversità del popolo Samburu e dell’ambiente in cui vivono, master/seminar dell’Università Cattolica sui temi legati alla cultura Samburu, al tema delle foreste in Africa e sulla fattibilità e realizzazione di progetti alternativi nel territorio di Maralal, mostra itinerante con attenzione al tema della foresta e delle relazioni tra popolo Samburu e la Madre terra.
Un denominatore comune per una serie di eventi: tante proposte per incontrare e confrontarsi con culture differenti, in particolare africane, attraverso le forme artistiche ed espressive più varie: dalla pittura al teatro, dalla musica al racconto, dal cibo alla testimonianza. Obiettivo primario sensibilizzare bambini, giovani e adulti alla diversità, quale complessità da saper accogliere e trasformare in ricchezza. Per quanto riguarda i bambini Inserire nella dimensione interculturale il diritto e la libertà al gioco, quale strumento essenziale ed estremamente potente per esprimersi, per esprimere la propria identità, per esercitare la propria creatività.
Mostra di artisti africani lontani e vicini. Per la salvaguardia della cultura Macua è stato realizzato il Centro di Investigazione Maua, con la raccolta di proverbi, tradizioni, riti della popolazione, nonché traduzioni nella lingua locale di molti testi. In questi ultimi anni, inoltre, ha dato vita a un centro artistico polivalente di arte e di artigianato macua xirima che possa valorizzare gli artisti africani, la saggezza della loro cultura e la diffusione della stessa. IS ha sostenuto la realizzazione del centro e ha individuato in tale iniziativa una delle possibile strade per la salvaguardia dell’identità delle etnie minori. E’ stato indetto un concorso destinato a 5 stati africani (Mozambico, Tanzania, Kenya, Congo, Uganda) affinché artisti locali potessero comunicare l’idea di “bellezza” secondo la propria cultura e visione della vita; dato avvio ad una commissione di lavoro per l’esposizione “La bellezza salverà l’umanità” mirata alla diffusione della conoscenza delle culture africane per la salvaguardia dei valori portanti insiti in esse; un impegno civile per la salvaguardia dei diritti di ogni uomo; un confronto tra visioni differenti sulla vita, accomunate dalla ricerca del Bene e del Buono, insita in ognuno di noi.
Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni
Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.