Progetto educativo: “L’altra faccia della coca”
L’Associazione si occupa da sempre dei problemi dell’Amazzonia, in particolare in Colombia e in Roraima – Brasile.
Fin dall’inizio, grazie alla campagna “Non di sola coca”, l’Associazione ha sviluppato le sue conoscenze, incentrandosi sui problemi delle coltivazioni di coca nell’Amazzonia colombiana, della deforestazione e avvelenamento della selva e dei continui soprusi a danno delle comunità minacciate di essere allontanate dal proprio territorio. La campagna e le attività seguenti si sono sviluppate attraverso l’invio di giovani sul territorio, la celebrazione di convegni, seminari, mostre nelle principali città d’Italia. Sulla scia di questi interventi, che continuano ancora oggi, è nato il Progetto Scolastico “L’altra faccia della coca”, che partendo dall’Amazzonia colombiana vuole far conoscere l’altra faccia del dramma della coca, quella legata alle colture, alla produzione e al traffico, allo scopo di far cogliere il fenomeno coca nella sua dimensione sistemica internazionale, cioè nelle sue ripercussioni sociali, economiche, ecologiche e politiche.
In un momento storico in cui i riferimenti culturali appaiono di non facile lettura, dentro un processo di globalizzazione sempre più ardito sul piano economico, politico e tecnologico, dentro una generale precarietà che induce sospetto, diffidenza, chiusura e sopraffazione, il rischio di perdere ogni fiducia nella possibilità di cambiare ciò che appare iniquo e violento per costruire un mondo più giusto sembra minare alla base anche l’impegno verso le nuove generazioni.
Con questo progetto vogliamo, invece, affermare quanto – oggi più che mai – sia urgente promuovere una vera CULTURA della VITA in alternativa alla CULTURA della MORTE che sembra dilagare, dare fiducia ed infondere SPERANZA nei giovani, offrendo loro strumenti per una corretta interpretazione della realtà che superi parzialità e pregiudizi; crediamo sia indispensabile stimolare nuove competenze di comprensione e relazione fondate sulla reciprocità come valore e sull’intercultura come sfida che fa crescere aprendo al mondo attraverso l’alterità.
Come adulti crediamo, infine, che sia fondamentale condividere con tutti gli educatori questa nuova prospettiva perché ogni contributo offerto ai ragazzi trovi efficacia in una trasversalità che allarga gli orizzonti.