Grazie a Tommaso e Elaine, sabato 14 maggio abbiamo ascoltato i gioiosi e speranzosi racconti dei ragazzi di strada accolti nella casa di O Pequeno Nazareno, a Manaus (Brasile).
Dalla costruzione delle prime stanze per accogliere i ragazzi nel 2013, l’apertura di O Pequeno Nazareno, l’accoglienza dei primi ragazzi, oggi a Manaus i ragazzi hanno un pozzo per l’acqua, vivono nella casa principale e in quelle prime quattro stanze costruite nel 2013 lavorano gli operatori utilizzandole come uffici. E poi…lo spazio esterno accoglie un campetto da calcio, dove i ragazzi fanno allenamenti e giocano insieme ai ragazzi del quartiere. Sopra la casa principale, sta sorgendo il secondo piano: li Tommaso e Elaine torneranno a vivere e ad accogliere i volontari e le famiglie che vorranno vivere con loro l’esperienza della “casa comunitaria”, dove non si sta mai fermi e tutto è condivisione.
I ragazzi di strada sono accolti da Tommaso e Elaine spontaneamente e con l’aiuto dei servizi sociali. Gli operatori locali (assistenti sociali, educatori, cuochi) li aiutano nel percorso di abbandono sia della vita di strada sia della dipendenza dall’uso di droghe, oltre che nel percorso scolastico. Per tutti, viene studiato un percorso di alfabetizzazione e di ottenimento del titolo di studio professionalizzante, parallelamente all’avvio al mondo del lavoro.
I ragazzi trovano nella casa di O Pequeno Nazareno una famiglia, in cui Tommaso e Elaine donano e trasmettono amore come fondamento di vita e di speranza.
Grazie!