Patto Educativo – Progetti scolastici
La formazione e la crescita dei vostri ragazzi costituiscono la ragione del nostro agire e del nostro collaborare.
Confrontandoci con l’odierna tendenza al mondo del virtuale, prendiamo sempre più coscienza della necessità di aiutare i giovani non solo ad accrescere il proprio bagaglio culturale, ma anche a vivere delle significative esperienze che li coinvolgano in prima persona, che possano essere occasioni di elaborazione della realtà e di formazione della propria coscienza tanto umana che civile.
I giovani, per loro natura, sentono la spinta a “volare in alto”, ma da sempre e soprattutto in questi tempi hanno bisogno di essere sostenuti ed aiutati dal mondo adulto, che li valorizzi e li supporti nel loro operato. Non hanno la forza di essere degli eroi, ma hanno voglia di vivere da protagonisti, trovando gli spazi per comunicare all’esterno le proprie emozioni, i propri pensieri, le proprie esperienze.
In veste di educatori e psicologi legati ai progetti educativi interculturali “L’altra faccia della coca” e “Aids: rompiamo il silenzio se …” chiediamo al mondo della scuola, rappresentato dai dirigenti scolastici, dagli insegnanti e dagli operatori scolastici, di creare una solida rete di collaborazione che ponga al centro dell’attenzione il vissuto dei ragazzi e il suo esprimersi verso l’ esterno, affinché l’esperienza si trasformi in valori e apertura al bene comune.
È in quest’ottica che si inserisce la proposta di sottoscrivere un patto educativo, premessa e punto di partenza per la collaborazione dell’Associazione Impegnarsi Serve con le singole classi che aderiscono al progetto, guidate dai loro insegnanti.
Un patto è una dichiarazione di intenti che verte su un accordo e una finalità comuni che si declinano in elementi pratici e concreti.
In quest’ottica proponiamo i sottostanti elementi, come piattaforma utile a un confronto in itinere che porti a una corretta e obiettiva valutazione finale. Crediamo che gli ideali e i valori di cui vorremmo essere propositori partano da una organizzazione attenta alle persone e da una armoniosa e vivace collaborazione di tutti gli aderenti al progetto.
Aderiscono al progetto le classi, ma chi garantisce la valenza educativa del progetto sono da un lato l’Associazione promotrice, e dall’altro gli insegnanti che costituiscono l’anello di congiunzione con la struttura scolastica, la Direzione e gli allievi.
Formare i ragazzi non significa solo informarli, ma anche un po’ … trasformarli, suscitare in loro delle profonde riflessioni che li portino a maturare. Perché ciò si realizzi è importante che tutti noi (educatori ed insegnanti) ci appassioniamo sempre di più alle realtà che vogliamo poi far loro conoscere. Per tale motivo il convegno iniziale e gli incontri in itinere che Impegnarsi Serve Onlus organizza, legati ai progetti educativi, hanno lo scopo non solo di condividere delle informazioni tecniche e le modalità di svolgimento dei progetti, ma soprattutto la condivisione, attraverso esperti e testimoni, di una forte esperienza di vita.
Un fattore distintivo dei nostri progetti riguarda la stretta collaborazione tra gli insegnanti, gli educatori e la segreteria di Impegnarsi Serve Onlus. Essa si concretizza attraverso una comunicazione precisa e puntuale della situazione relativa sia all’organizzazione tecnica degli incontri (date, orari, materiale elettronico occorrente ecc.), che all’opportunità di incontri, convegni, mostre …. La posta elettronica risulta essere, in tal caso, lo strumento più adatto ( per velocità, efficienza e risparmio) per questo tipo di comunicazione. In caso contrario è necessario condividere i numeri di cellulare in modo da poter ricorrere agli SMS o alle telefonate vere e proprie.
È fondamentale la presenza dell’insegnante durante gli incontri in classe sia per la condivisione del progetto con i ragazzi sia per la successiva elaborazione da parte degli stessi dell’esperienza vissuta. Tale elaborazione risulta possibile solo dove l’insegnante ha seguito il percorso ed è motivato a sostenere i ragazzi nel proprio bisogno di esprimere ciò che l’argomento ha suscitato in loro. Ciò non significa però che le ore dell’incontro nelle classi debbano ricadere sempre nelle ore dell’insegnante referente.
Per una più efficiente organizzazione del calendario degli incontri, nel rispetto sia delle esigenze degli insegnanti che dei professionisti che intervengono nelle classi, è opportuno concentrare due classi, di una stessa scuola, nella stessa mattinata. Solo nel caso un istituto aderisca ai progetti con un numero dispari di sezioni, sarà possibile svolgere gli incontri per una sola classe nel corso della mattinata.
Per una comunicazione più efficace con gli alunni ed una valorizzazione delle informazioni da condividere ed elaborare, è meglio prediligere le ore scolastiche del mattino, rispetto a quelle pomeridiane, avendo riscontrato in quest’ultimo caso sia un calo di attenzione che di presenze da parte dei ragazzi.