Progetto “microcredito a Kampala”
Durante l’estate 2012, un gruppo di adulti dell’Associazione Impegnarsi Serve Onlus si è recato in Uganda, ospite dei Missionari della Consolata. Gli scopi del viaggio e dell’esperienza erano quelli di incontrare alcune famiglie locali per approfondire aspetti della cultura Baganda e di conoscere ed approfondire le diverse realtà del territorio della missione alla periferia della capitale Kampala.
Durante il periodo trascorso a Kampala, abbiamo fatto conoscenza di Catherine e Julius Masiga, una coppia che lavora nel campo del sociale, con l’organizzazione di progetti locali di solidarietà e che è anche impegnata e coinvolta in gruppi laici legati ai Missionari della Consolata.
Con loro abbiamo approfondito e condiviso molti temi legati alla sostenibilità e alla solidarietà e, grazie a loro, siamo potuti entrare in contatto con le realtà del territorio, soprattutto quella della baraccopoli di Kireka/Banda situata nella periferia di Kampala, dove hanno iniziato, da qualche tempo, un progetto di creazione di un fondo di microcredito per le donne che abitano in questa zona.
Questo slum si trova sui pendii di una collina situata al di sotto della villa dell’attuale re dei Baganda e nel suo territorio è presente una grossa cava di pietre. Il primo incontro che abbiamo avuto, entrando in questa baraccopoli, è stato con gruppi di donne e bambini che, sotto il sole, frantumavano pietre, poi vendute alle imprese edili, senza l’utilizzo di alcuna protezione. Il guadagno che proviene da questo lavoro è bassissimo.
Proseguendo il cammino, abbiamo osservato che la maggior parte delle case che compongono lo slum sono molto semplici e costruite con materiali poveri.
I problemi di questa baraccopoli sono soprattutto sociali ed economici: la popolazione totale è di circa 30.000 persone, di cui il 57% composta da bambini e ragazzi sotto i 17 anni. La popolazione adulta è composta per il 51% da donne e per il 49% da uomini.
La maggior parte della popolazione che vive in queste baraccopoli è molto povera e guadagna meno di ½ US $ al giorno; inoltre vive in baracche e non possiede terreni da coltivare da cui ottenere cibo o denaro. Di conseguenza il reddito della maggior parte degli abitanti di queste zone è molto basso o nullo.
Inoltre, come in altre baraccopoli o comunità povere in Uganda, molte persone di questa zona sono affette da HIV / AIDS, malattia il cui tasso di infezioni, in questo territorio, sta nuovamente crescendo.
Proseguendo il nostro “viaggio” all’interno dello slum di Kireka, abbiamo incontrato, nella piccola chiesa dedicata alla Consolata, tantissimi bambini che ci hanno accolto con gioia e il gruppo di donne che ha già iniziato a partecipare al progetto.
Tutte queste donne ci hanno raccontato le storie della loro vita e della loro famiglia: la maggior parte di loro sono vedove, in quanto i mariti sono morti a causa dell’AIDS, e molte devono mantenere e mandare a scuola, oltre ai loro figli, anche bambini della loro famiglia rimasti orfani. Inoltre, tutte queste donne non hanno un lavoro stabile e le uniche occupazioni, con minimi guadagni, sono la frantumazione delle pietre e piccole attività commerciali.
In questo contesto, tenendo conto che la maggior parte delle persone che vive nella baraccopoli non possiede competenze professionali e non ha facile accesso a un fondo economico che gli consentirebbe di rafforzare le micro imprese e di migliorare la situazione economica e sociale delle famiglie, la ONG Odeco (Organization for Development and Cooperation), sotto il coordinamento dei coniugi Masiga, ha avviato un progetto che si rivolge principalmente alle donne come principali figure che contribuiscono all’incremento della forza lavoro domestica e famigliare.
L’obiettivo generale del progetto è di migliorare la qualità della vita delle famiglie povere che vivono nelle baraccopoli, sviluppando, attraverso seminari di formazione, le loro conoscenze e competenze in ambito produttivo.
I beneficiari del progetto saranno organizzati in gruppi di lavoro che parteciperanno a un percorso di formazione sui principi del risparmio e del credito comune, attraverso incontri sulle leadership, dinamiche di gruppo e competenze imprenditoriali, in modo da creare le basi per la futura sostenibilità al progetto. Inoltre, durante questi corsi, ai membri del gruppo verranno fornite informazioni riguardanti l’educazione responsabile nell’ambito della vita famigliare e la sensibilizzazione e prevenzione dell’ HIV / AIDS e di altre malattie sessualmente trasmissibili.
L’obiettivo concreto del progetto è quello di creare un fondo di microcredito a rotazione: una parte del denaro, che inizialmente verrà guadagnato dalle varie piccole attività svolte dai beneficiari, sarà messo da parte per creare un fondo volto a facilitare un facile accesso al capitale utile a sostenere le micro attività avviate dai beneficiari del progetto. L’obiettivo a lungo termine è quello di incrementare in questa zona di povertà la forza lavoro domestica e famigliare e di creare opportunità di sviluppo e di sostenibilità per il futuro.
Creazione di un fondo di microcredito rivolto soprattutto alle donne, che nelle baraccopoli di Kireka e Banda, alla periferia di Kampala, sono le principali artefici dell’incremento della forza lavoro familiare.
IL PROGETTO
Il progetto per lo sviluppo economico sostenibile delle famiglie vulnerabili nelle baraccopoli di Kireka / Banda, Consiglio comunale di Kira, Wakiso District, è stato avviato da Odeco in collaborazione con i poveri vulnerabili nella zona.
Si rivolge, principalmente alle donne (vedove, ragazze madri e famiglie guidate da bambini), perché sono le madri e le principali figure che contribuiscono all’incremento della forza lavoro domestica o familiare come ad esempio la cura ed educazione dei figli, generazione di reddito, salute e nutrimento della famiglia, solo per citarne alcuni.
Il progetto è stato ideato per durare 3 anni, in due fasi, ed ogni fase durerà 18 mesi (1 anno e mezzo).
Il suo obiettivo generale è quello di migliorare la sicurezza / o la qualità della vita dei poveri vulnerabili che vivono nelle baraccopoli sopra citate, sviluppando le loro conoscenze e competenze produttive attraverso seminari di formazione.
Odeco, quindi, cerca di realizzare l’obiettivo citato attraverso la mobilitazione e la sensibilizzazione dei poveri vulnerabili nell’area sul valore della comunione di risorse e competenze per l’auto-aiuto e l’auto-sostentamento.
I beneficiari del progetto saranno facilitati in modo da formare gruppi di solidarietà comuni, sulla base dei concetti e principi di cooperative di risparmio e di credito. Tali gruppi saranno autonomi e affiliati alla Odeco, in modo libero.
I membri di questi gruppi saranno seguiranno corsi di leadership, dinamiche di gruppo e competenze imprenditoriali per garantire la piena partecipazione, il controllo democratico interno, la proprietà, la trasparenza e la futura sostenibilità del progetto. Ai membri del gruppo saranno conferite altre competenze per la vita, come educazione responsabile di genitori / vita familiare, sensibilizzazione e prevenzione HIV / AIDS e altre malattie sessualmente trasmissibili.
Inizialmente il progetto si rivolgerà a 60 famiglie vulnerabili, che saranno agevolate per formare 2 o 4 gruppi di solidarietà. Ciascun gruppo avrà 15-30 membri.
Una famiglia, nella zona del progetto, ha una media di 6 persone, quindi, 360 persone beneficeranno delle attività del progetto, direttamente o indirettamente.
Fondo di microcredito a rotazione e il suo funzionamento
Parte del denaro del progetto, una volta realizzato, sarà messo da parte per creare un fondo di credito a rotazione volto a facilitare un facile accesso al capitale a sostegno alle micro imprese avviate dai beneficiari del progetto. Il fondo di microcredito avrà lo scopo di sviluppare economicamente i poveri vulnerabili nell’area del progetto.
I gruppi di risparmio e micro credito saranno strettamente legati come un processo per accrescere la cultura del risparmio e lo sviluppo delle imprese tra i beneficiari del progetto.
I membri riceveranno prestiti in relazione ai loro risparmi, in rapporto di 1:3 o 1:4. L’obiettivo è quello di promuovere una cultura del risparmio, auto-aiuto e la proprietà. In casi particolari, qualora il beneficiario non abbia un capitale iniziale o capacità imprenditoriali, sarà data una seria formazione e consulenza professionale insieme a supporto finanziario per iniziare un’impresa di sua scelta e capacità, senza tener conto dei risparmio.
I prestiti saranno distribuiti per brevi periodi come 3-6 mesi a seconda del tipo di microimpresa. Tutti i prestiti avranno un interesse del 10% sulla somma iniziale. L’interesse sui prestiti terrà conto dell’inflazione, la stabilità e la crescita del fondo.
Il rimborso del prestito avverrà a rate, su base mensile, e l’interesse applicato sarà sulla somma iniziale.
Ogni gruppo comune di beneficiari è autonomo con un comitato di gestione eletto democraticamente composto da cinque persone (presidente, segretario, tesoriere, e altri due membri della commissione).
I gruppi saranno facilitati nel fare le proprie leggi / o regole su come gestire i propri gruppi, risparmi e le attività di prestito.