Cosa c’è di meglio di una calda e profumata pagnotta di pane per migliorare la giornata?
E se poi la preparano giovani uomini e donne disoccupati, la vendono mamme che arrotondano così le entrate della famiglia, e la consumano i circa 28.000 abitanti dei quartieri limitrofi al panificio, in cui il livello di malnutrizione è altissimo?
Questo è il progetto “Produzione pane” di Padre Antonello Rossi, missionario della Consolata nella Repubblica Democratica del Congo.
Descrizione della realtà
La Missione «Mater-Dei» è formata dai quartieri Kimbondo/ Sans-fil/ Télécom/ Mbenseke, è situata nella zona sudovest di Kinshasa, la capitale della Repubblica Democratica del Congo, a una distanza di 20 chilometri dal centro città.
La zona è caratterizzata da brulle colline, private ormai dei rari boschi originari; il terreno è sabbioso e molto povero per l’agricoltura: i pochi raccolti sono frutto di tanta fatica e costanza. E’ abitata, al giorno d’oggi, da gente immigrata dall’interno del Paese in cerca di un lavoro o di una sistemazione migliore.
La maggioranza della popolazione, i giovani soprattutto, sono alla continua ricerca di un’occupazione per sopravvivere e trovare qualche mezzo di sussistenza, e attualmente il livello di vita di troppe famiglie è al di sotto di una media decente e tollerabile.
Da più di una ventina d’anni i quartieri della missione soffrono della mancanza assoluta d’acqua, a causa del deperimento delle tubature esistenti e mai più sostituite o riparate; l’acqua è cosi un altro drammatico problema che si aggiunge ai tanti già presenti, come quello dell’energia elettrica.
L’interesse per la scuola è grande, purtroppo due sono gli handicap per lo svolgimento sereno e proficuo dell’insegnamento : le tasse scolastiche impagabili per una popolazione povera e la precarietà degli edifici scolastici con il loro arredamento insufficiente o inesistente. Molte famiglie si vedono, così, costrette a scegliere tra i figli chi mandare a scuola o addirittura a tenere i figli a casa.
Le conseguenze sono l’analfabetismo in crescita, accompagnato dalla delinquenza infantile e giovanile.
La stragrande maggioranza della popolazione vive col salario di una persona, generalmente quello del capo famiglia, che va circa dagli 80 ai 160 dollari al mese.
Sono le donne che, oltre a cercare di far quadrare il bilancio famigliare, con lavori saltuari, devono provvedere all’acqua e alla legna per le cucina.
La maggior parte degli abitanti della zona non si alimentata sufficientemente e correttamente, venendo a costare circa 2 dollari e mezzo il pasto giornaliero. I casi di malnutrizione dei bambini segnalati al Dispensario Mater Dei vanno dai venti ai trenta per giorno, ma i bambini denutriti sono molto di più, le mamme, infatti, si vergognano a venire al Centro nutrizionale del Dispensario, per cui molti bambini crescono con la fame cronica.
Finalità del progetto
Dare alla popolazione dei quartieri Kimbondo, Sans fil, Télécom, Mbenseke, la possibilità di avere vicino un panifico capace di offrire un pane di qualità, a buon prezzo e in condizioni igieniche accettabili.
Offrire attraverso il servizio vendita delle mamme, un sostegno economico alle loro famiglie come pure a quelle dei 5 lavoratori del mini-panificio.
Dare alle 10 comunità di base : Bakandja, M. Goretti, Saint Pierre, Kimbondo2, Serie10, Ntemo, Sainte Famille, Ezibeli, Tolingana, Elikya la possibilità di venire rincontro alle esigenze dei poveri con una parte del ricavato della vendita del pane.
Beneficiari del progetto
I beneficiari del progetto sono principalmente:
I circa 28.000 abitanti dei quartieri Kimbondo, Sans fil, Télécom, Mbenseke.
Le mamme che, attraverso le comunità di base esistenti nei quartieri, avranno il compito di vendere il pane, beneficeranno di una percentuale sul pane venduto. Pensiamo di affidare ad ogni mamma 100 pani, il totale delle mamme impegnate sarà di trenta.
Il mini-panificio offrirà lavoro per la produzione del pane ad almeno cinque persone.
Le 10 comunità di base, disseminate nei vari quartieri, avranno, con parte dell’utile della vendita del pane, la possibilità di venire incontro alle richieste dei poveri delle comunità.
Sostenibilità del progetto
Dato un capitale iniziale di 500 per l’acquisto di farina e lievito, il progetto, essendo legato all’esigenza vitale del cibo quotidiano, avrà modo di sostenersi.
Abbiamo fatto un calcolo sul costo e sul ricavato dalla produzione e vendita di 3.168 panini.
Il ricavato giornaliero di 235$ circa sarà ripartito tra le 10 comunità di base per le loro attività caritative. L’altra metà del ricavato giornaliero sarà per la gestione del panificio : per acquisti, stoccaggio, viaggi per rifornire i differenti quartieri, riparazione e manutenzione dei macchinari di produzione del pane, fornitura idrica e elettrica.
Questo è uno dei vari progetti sponsorizzati nel 2014, troverai gli altri già completati e quelli nuovi nella sezione PROGETTI.
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